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e il Müntz osserva come «le style n’est pas toujours d’une correction, d’une clarté parfaites» però «temoigne d’une grande facilité de versification et d’une bonne humeur à toute épreuve.» Ci accontenteremo su tale punto della questione di accennare all’importanza che Bramante ha potuto avere fra i suoi contemporanei quale poeta; come già si disse, varie sono le testimonianze, e il nome di Bramante lo vediamo più volte apparire nelle opere di parecchi poeti convenuti alla Corte di Lodovico il Moro: fra questi citeremo anzitutto il Gaspare Visconti, consigliere ducale, anzi confidente di Lodovico, amico e protettore di Bramante, autore di molti sonetti, di un poemetto dal titolo De dui Amanti ed altri componimenti poetici che vennero per le stampe in Milano nel 1493 e 1495: il quale Visconti apparteneva a quella famiglia che, prima degli Sforza, avea governato Milano, come egli stesso lo dichiara nel libro VII del suo poema De dui Amanti, dedicato a Lodovico Sforza:

          Scendera de Gasparro un pronepote
          Compilator di questa historia in rima.

In quale stima il Visconti tenesse il Bramante, lo si vede nel suo poema là dove dice che:

«Quanto è Bramante al mondo huom singulare
Ciascuno a questa etate il vede e intende»