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VIII. *



     Poscia che 'l sonno e 'l mio signor sen vanno
L'un torna in ciel l'altro non so donde
Nascon dagli occhi miei sì fervid'onde
4Che dalle guancie al petto un fonte fanno.

     E 'l cor paventa e dice: oimè che inganno
Dov'è la luce mia, dove s'asconde
Quest'anima gentil che non risponde?
8Dunque tu fuggi ed io resto in affanno.

     Ma poi che 'l senso ha ripigliato lena
Riconosce l'error in che l'involse
11Quel che mi sprona e gli altri uomini affrena.

     La bella vision redir non polse,
Ma sol questo nel cor mi porge pena
14Che non fu vera e troppo tosto sciolse.