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di Poesie inedite di 200 autori — Prato, 1847 — pubblicava 13 sonetti di Bramante, non tutti inediti però, essendochè cinque si trovavano già fra i nove pubblicati dalla Raccolta Milanese: il Trucchi li trascriveva da un Codice Magliabechiano (N. 342)1) accompagnandoli con un breve cenno biografico di Bramante. Non ci consta che siasi pubblicato altro lavoro poetico di Bramante, se si tolga il frammento di Sonetto a coda che il Müntz riportò nel già accennato suo lavoro della Gazette de Beaux-Arts, allo scopo di mostrare come Bramante fosse versato anche nella Mitologia.

Riguardo al MSS. Tanzi che servì alla Raccolta Milanese, possiamo dire che conteneva altri sonetti di Bramante, oltre ai nove riportati dalla Raccolta, inquantochè in una nota che accompagna uno di quelli, si dice: «Serbiamo ad altra fiata il far vedere quant’egli (Bramante) valesse anche nello stile faceto» il che accenna alla esistenza, in quel manoscritto, dei sonetti burleschi che la Raccolta però, mancando alla promessa, non pubblicò.

Sappiamo pure che il MSS Tanzi conteneva poesie di Gasparo Visconti, ed altri, come la Raccolta Milanese, nel pubblicarli, accenna.

Siamo indotti a supporre che il MSS fosse da

  1. Var. Poes., II, 75. — Bramante da Urbino, Sonetti XXIII quorum postremus inscriptum a Paolo da Taegio a fol. 25 recto ad 31 rectum.