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LA FAVOLA

     Che se da così santa et alma luce,
     Onde vita ne de, morte ne viene,
     Ben si puo dir che il Sol per noi sia freddo
     La terra molle, l’acqua dura, e salda
     Ben si può dir, ch’ogni gran ben per noi
     Contra il suo natural ordin si muti.
     Il bel volto ch’in terra è il Paradiso,
     Ove hor di questo, hor di quel altro, il core
     Ove l’alma si vede esser dipinta,
     La dolce bocca angelica di perle
     Ch’in terra n’apre il Paradiso eterno,
     Il col di schietto avorio, e pario marmo
     Il petto, d’ogni ben che qui si gode,
     Vera fontana, e secretario fido,
     Le longhe man, le delicate braccia,
     In somma tutto quel ch’è in voi di bello,
     Ch’altro non sete che bellezza in tutto,
     Mon sol per voi, non sol ad util nostro,
     Ma di chi v’ama, e riverisce è fatto.
     Che come il Sol per se non luce, come
     Per se non veste di bei fior la terra,
     Cosi l’alta beltà, ch’in voi s’annida,
     Che de le nostre fosche menti è un Sole,
     Onde in noi nata l’amorosa voglia
     Verdeggia sempre come foglia in Lauro,
     Splender per noi, per noi fiorir debb’ancho,