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«Così al commesso non resta nulla da dire?» chiesi.

«Nulla affatto. Non ha assolutamente bisogno di darsi un tal fastidio. Tutto ciò che a lui si chiede è di essere cortese e preciso nel ricevere le commissioni».

«Quante bugie di meno si dicono in grazia di questa semplice istituzione!» replicai.

«Credete dunque che tutti i commessi dell’epoca vostra vantassero falsamente la loro merce?» domandò Editta.

«Dio ne liberi, non intendo dir ciò!» dissi di rimando «ve n’erano molti che non facevano una cosa simile e che meritavano una considerazione speciale, poichè siccome la loro vita e quella della loro famiglia dipendeva dalla quantità di merce venduta, si poteva perdonar loro il tentativo d’ingannare il compratore o di lasciare che egli sbagliasse. Ma, signorina Leete, ciarlando io v’impedisco di badare ai vostri affari».

«Niente affatto, ho già scelto» ed in così dire premette un bottone ed un istante dopo comparve un commesso. Egli notò la commissione sopra una tavoletta e ne fece due copie, dandone una alla signorina e mettendo l’altra in un piccolo vaso che pose in una specie di condotto pneumatico. «Il duplicato dell’ordinazione» mi disse Editta, mentre ci allontanavamo, non prima però che il commesso avesse cancellato dal biglietto di credito il valore della merce scelta, «sarà consegnato al mercante, affinchè ogni sbaglio possa essere facilmente verificato.»

«Faceste assai presto a scegliere,» dissi. «Oserei chiedervi come potevate sapere se non avreste trovato meglio in un altro magazzino? Ma, probabilmente, siete costretta a far acquisti nel vostro circondario?»

«Oh no» rispose ella «comperiamo ove ci pare e piace, sebbene preferiamo andare al negozio più vicino. Ma il recarmi altrove non mi avrebbe giovato a nulla. L’assortimento è dovunque lo stesso, che ogni negoziante tiene i campioni di tutto ciò che viene fatto od importato negli Stati Uniti. Cosicchè ci si può risolvere subito e non occorre visitare altri negozi».

«E questo è soltanto un deposito di campioni? Non vedo nessuno che tagli la stoffa o che faccia pacchi».