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diventarono inutili in un mondo in cui non v’erano tentativi di furto, nessuna occasione di menzogna, nessun luogo per l’invidia, ove tutto era uguale e non c’era incitazione alla violenza, poichè gli uomini avevano perduto ogni potere di nuocersi vicendevolmente. Il vecchio sogno di libertà, eguaglianza e fratellanza, così spesso deriso dall’umanità, s’era avverato.
Nello stesso modo con cui prima il generoso, il giusto, il buono erano stati negletti, ora non fu concessa nessuna relazione col mondo al perverso, all’avido, all’egoista. Ora, che per poter vivere non c’era più bisogno di sviluppare le facoltà brutali dell’umana natura, e che le ricompense incoraggiate dall’egoismo erano state non solo abolite, ma si basavano sul disinteresse, si potè vedere ciò che fosse realmente la natura umana incorrotta. Tutte le inclinazioni perverse che avevano sin allora tanto danneggiato le buone, cessarono d’esistere e le qualità migliori ebbero un rigoglio improvviso che trasformò gli schernitori in panegiristi e spinse per la prima volta al mondo gli uomini a divinizzarsi. Si scoperse pure ciò che avevano sempre ricusato di credere i teologi ed i filosofi precedenti; si scoperse cioè che la natura umana è buona e non perversa, che gli uomini sono per natura generosi e non egoisti, pietosi e non crudeli, compassionevoli e non superbi, simili a Dio nelle loro aspirazioni. L’oppressione costante che la lotta per la vita aveva esercitato su generazioni numerose e che avrebbe corrotto anche gli angeli, non era riescita a cambiare essenzialmente la naturale nobiltà del genere umano e quando queste cause furono rimosse, esso ritornò nella sua posizione primitiva e normale, come un albero che fosse stato piegato.
Per rappresentarvi tutto ciò con una breve immagine, paragonerò l’umanità dei tempi andati, con un rosaio il quale era stato piantato in una palude ed era bagnato con acqua stagnante e nera; nel giorno respirava aria appestata, di notte trasaliva al contatto di rugiada velenosa. Molte generazioni di giardinieri si erano affaticati a farlo rivivere; ma non poterono mai ottenere che esso producesse più che un bottone mezzo aperto, nel cui centro stava un verme. Molti invero asserivano di non trattarsi