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impiegate in comune, li renderebbe tutti ricchi. In questo combattimento non si dava perdono. La deliberazione di entrare in un campo d’affari e distruggere le intraprese di coloro che ne erano prima i padroni, per costrurre le proprie ricchezze su quelle rovine, era un’azione che non mancava mai di destare l’ammirazione generale, e non è fuor di luogo il paragonare questo combattimento ad una vera guerra, poichè oltre all’angoscia d’animo ed alle sofferenze fisiche, compagne della lotta, si presentava infine la miseria, che atterra il vinto e tutti i suoi dipendenti.

Nulla è più sorprendente per un uomo dei nostri tempi, il quale si volga indietro, che il constatare come gli uomini addetti ad una stessa industria, si consideravano fra loro quali rivali e nemici che bisognava atterrare e disperdere; mentre avrebbero dovuto vivere fraternamente e lavorare insieme onde raggiungere uno stesso scopo per il comune interesse; e questo sorprende assai gli uomini del nostro tempo, sembra veramente una follia, un’azione da manicomio; però considerando più da vicino, non è così; poichè con questo scannarsi reciproco, i vostri contemporanei sapevano benissimo ciò che volevano. I produttori del secolo decimonono non lavoravano come i nostri, per il il mantenimento di tutti in generale, bensì per quello loro proprio ed a spese di tutti.

Se con un simile lavoro la ricchezza generale cresce, è per puro caso; era pure possibile e comune l’occasione di vedere aumentato il proprio erario, in seguito ad affari che pregiudicavano il bene comune.

I peggiori nemici erano necessariamente quelli dello stesso ramo, poichè, secondo il vostro sistema, il guadagno privato era il movente principale della produzione, e il desiderio d’ogni singolo produttore consisteva nel veder mancare l’articolo che produceva; il suo sforzo costante era nel cercar di opprimere e abbattere i lavoratori dello stesso genere. Riuscendo poi ad opprimerne il maggior numero possibile, cercavano di unirsi con quelli ai quali non potevano nuocere e facevano insieme a questi una guerra contro la massa, mediante chiusura del mercato e