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Un’altra causa della povertà d’allora era l’immenso sciupio di forza lavoratrice nei lavori domestici; il lavare, il far cucina, ed un’infinità d’altre piccolezze alle quali abbiamo applicato il sistema d’associazione.
Un’economia maggiore poi di tutte queste unite, consiste nell’organizzazione del nostro sistema di divisione, mercè il quale, il lavoro, che una volta veniva eseguito dai negozianti e da tutta la loro plejade di piccoli e grandi commercianti, di sensali, di agenti, di viaggiatori e di mille altri ausiliari, con grande spreco di forza nei trasposti e negli infiniti maneggi, viene ora eseguito da una decima parte di operai e senza il minimo sforzo inutile. Avete già imparato a conoscere questo sistema. I nostri statistici hanno calcolato che l’ottantesima parte dei nostri operai, colla nostra divisione, basta ad eseguire quel lavoro che, ai tempi vostri, occupava l’ottavo di tutta la popolazione; ora tanta forza danneggierebbe la produzione».
«Comincio a vedere,» dissi, «da dove proviene la vostra grande ricchezza».
«Scusate,» soggiunse il dottor Leete, «ma credo che non lo possiate ancora comprendere. I risparmi da me accennati possono superare della metà i vostri introiti annui, però meritano appena di essere indicati, a paragone di quelli immensi, derivanti dal non essere più l’industria nazionale in mani private. Per quanto grandi fossero i guadagni dei vostri contemporanei, e per quanto lodevoli i progressi da loro fatti nelle invenzioni meccaniche, io credo che, continuando a seguire il loro sistema, non si sarebbe mai giunti a distruggere la miseria.
Non è possibile immaginare un mezzo più atto a distruggere la forza lavoratrice, e, bisogna pur dirlo ad onore dello spirito umano, un tal sistema non fu appositamente inventato; ma fu un avanzo di un tempo rozzo, in cui la mancanza di un’organizzazione sociale, rendeva impossibile ogni specie di associazione».
«Voglio ammettere», dissi, «che, dal punto di vista etico, il nostro sistema fosse cattivo; ma, prescindendo dalla morale, esso ci sembrava ammirevole per far danaro».
«Come già vi dissi», rispose il dottore, il «soggetto è troppo