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PARTE SECONDA




DELL’AGRICOLTURA POLITICA


§ 1.

Sarebbe inopportuno di qui ripetere gli inni e gli elogi che i più grandi scrittori hanno tessuto in favore dell’Agricoltura; basterà al politico per apprezzarla, incoraggirla e promuoverla, il conoscerne l’utilità e la necessità per l’opulenza degli stati, il sapere che gli utili che ella produce sono i più durevoli contro l’urto de’ secoli e contro le vicissitudini delle politiche combinazioni, e che questa sorta di travaglio ha per base la costanza della natura, e gli altri l’incostanza degli uomini; basterà al saggio ed al filosofo, per amarla e studiarla, il considerare la natura d’una tale occupazione. La moltiplicità delle di lei operazioni è sempre animata e sostenuta da sempre nuove e lentamente crescenti utili produzioni. Mille sentimenti aggradevoli si eccitano in noi nel nutrire ed educare sostanze dalle quali trapela un debolissimo raggio di vita, e che coronano con un premio certo e non rimproverato la dolcezza ed indipendenza delle nostre occupazioni. Ivi si riunisce il doppio vantaggio del manuale e corporeo esercizio nell’aria libera ed aperta, che