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del sale, uno staro del quale deve pesare libbre 24 once 25 e denari 15 del peso comune.

Il primo, cioè il peso di marco, è quello che si usa in questa regia zecca e che è uniforme in tutto lo stato, e volgarmente si suppone usitato in quasi tutta l’Europa, il che però non è vero.

Il secondo, cioè quello di mercanzia, varia nelle diverse provincie e luoghi dello stato. Ciò posto, la prima questione è, se nell’ abolire li diversi pesi si debba conservare oltre il peso di marco anche quello di mercanzia di Milano, ovvero se tutti li pesi, compresi anche quello de’ gioiellieri e quello del sale, debbansi ridurre al solo peso di marco Milanese. L’ abolire il peso de’ gioiellieri e quello del sale, risolvendosi pressochè in un semplice affare di riduzione, trattandosi per l’uno di una sola classe di persone e per l’altro dei soli registri di finanza, il maggior dubbio verte sulla riduzione o conservazione dei due pesi di marco e di mercanzia. Io mi appiglierei al partito di conservare il solo peso di marco, perchè lo credo il più notorio anche per gli esteri, coi quali abbiamo più numerose e più estese relazioni per mezzo della moneta misurata da questo peso, di quello che col mezzo delle altre merci misurabili dal peso di mercanzia variabile nelle diverse provincie dello stato; perchè è uniforme tra di noi; perchè è notorio a tutti i ceti di persone anche dell infima classe del popolo, e più notorio anche del peso di mercanzia; perchè ciascheduno può avere nelle proprie monete un palpabile modello di questo peso;