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RELAZIONE 451

convessa, e l’ impronto con bava lasciata nell’improntare; e la differenza colle misure lineari della carta non potersi attribuire ad altro, che alla diversità del metodo col quale si sarà presa la misura originariamente, ed alla alterazione troppo grande che soffre la carta medesima. In questa maniera non avendo omessa diligenza finchè non fummo perfettamente appagati sulla identità della misura, non abbiamo creduto di portare più oltre lo scrupolo; e su questi dati abbiamo fatta la riduzione di tutti li tre bracci di fabbrica, panno e seta di Cremona, Pavia, Lodi e Como, e dei due bracci di panno e seta di Milano. Essendosi rilevato poi che Casal-Maggiore e Soncino avessero misure di lunghezza differenti dalle Cremonesi, e la Valsasina differenti da quelle di Milano, si sono perciò avuti da Casal-Maggiore li campioni esistenti presso quel pubblico, da Solicino le verghe autentiche indicanti quella misura, e per mezzo dell’ufficio del bollo le misure della Valsasina, sui quali dati si è parimenti fatta la riduzione.

XI.

Io non mi estenderò moltissimo a ragionare su di questa riduzione; dirò soltanto che lo stromento da ridurre, fabbricato colla massima diligenza da D. Annibale Beccaria, avea non solamente le ultime divisioni degli atomi, ma di più un nonio, il quale portato sul confine della misura indicava anche li dodicesimi d’ atomo. Questa minutezza, superflua per gli usi comuni,