è trovato qualche piccolo ma sensibile divario, ho creduto di dovere rischiarare più che sia possibile col fatto tale diversità. A questo effetto da Pavia e da Lodi mi sono procurato da quei pubblici li campioni originali, perchè erano trasportabili; per Cremona poi, per non essere trasportabili li campioni originali, si sono fatti varii confronti con più verghe, e si è fatto venire il campione di registro che serve al bollatore, che è di legno scavato come il vecchio di Milano; e le misure confrontate con quello che è certamente in uso per tutta quella provincia, si è trovato confrontare le verghe di ferro colle divisioni segnate sul campione di legno sui labbri superiori dello scavo, ma non s’immergevano nello scavo suddetto nè le verghe di ferro, nè le misure di legno, il che sembrava provare che lo scavo interiore si fosse alterato; onde per vieppiù accertarsi, si è verificato per mezzo di quel regio Intendente, che le misure in Cremona si rettificano per sovrimposizione e si trascura l’immersione. Parimenti per varie diversità rilevate nello sperimentare le misure di Como, dopo essere state soggetto di vario carteggio, si sono avute da colà alcune verghe di ferro, rappresentanti la misura doppia e semplice dei bracci colà usati, ed il campione che serve all’appaltatore, e si sono trovate le ultime verghe ricopiate dal campione immobile colà esistente confrontare tra di loro la metà dei doppii colle misure semplici, e queste col campione del bollatore, onde la prima varietà delle verghe è stata imputata a che le prime di colà venute avevano l’estremità