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444 | RELAZIONE |
dovrebbero poi periodicamente come sopra e formalmente confrontarsi col campione maestro. Moltiplicati così gli oggetti di paragone, potremo lusingarci della inalterabilità della nostra misura, malgrado tutte le rivoluzioni che il tempo possa produrre.
VI.
Si cercherà su quali dati si è costrutto questo nuovo campione, perchè si possa credere fondatamente che egli rappresenti veramente il nostro braccio Milanese di fabbrica, che la Corte ha voluto per comune misura di lunghezza per tutto lo stato.
Fortunatamente di due vecchi campioni che esistevano nell’ufficio del bollo dei pesi e delle misure del ducato, si è ritrovato uno di essi abbastanza bene conservato per potere da quello desumere la lunghezza del doppio braccio di fabbrica. Consistevano questi unici campioni in due rozzi travicelli di legno, in ognuno de’ quali erano scavate le lunghezze dei rispettivi bracci di panno, di fabbrica e di seta; le due estremità erano assicurate da due lastre di ferro, e due altre lastre accompagnavano la lunghezza del braccio, su le quali lastre erano tagliate le divisioni.
La naturale alterabilità del legno, la sottigliezza delle lastre di ferro, la rozzezza delle divisioni e di tutto lo stromento ci hanno fatto giudicare essere stato un mero azzardo che uno di questi campioni, per immemorabile giro di anni abbandonato alla negligente custodia de’