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RELAZIONE 435

ommessa indagine alcuna per arrivare a quella perfezione che le cose umane possono permettere.

I.

Mancava un campione solido, inalterabile ed atto a perpetuare per tutti li tempi avvenire l’immagine precisa della nostra unica misura.

Tre materie si presentavano per costruirlo: il sasso, il legno, il metallo. Quanto il primo è durissimo, altrettanto è fragile, soggetto agli urti ed alle scosse, se il campione dovesse essere mobile e trasportabile; oltrechè difficilmente vi si potevano incidere le divisioni le più minute del braccio in once, punti ed atomi con quella precisione che esige uno stromento che deve servire di modello a tutte le altre misure di questo genere. A costruire il campione trasportabile ce lo persuadevano gl'inconvenienti che seco porta un campione fisso, per esempio, ad un muro di un pubblico edifizio, perchè o per riparazioni che vi si facciano, o perchè si destini ad altro uso, può il campione ricevere quelle alterazioni e quei nocumenti che non avrebbe a temere dalla apparente sua stabilità, o dalla inalterabilità della materia di cui è composto. Un campione fissato in un muro o è alla portata della mano degli uomini, o fuori di essa; se il secondo, è troppo difficile ed inesatto il confronto de’ campioni subalterni col campione primario; se il primo, è soggetto a tutti gli accidenti di chi vi approssima. Il legno non è duttile come i metalli, e perciò non è tanto soggetto ad