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prolusione | 385 |
della loro imprudenza; e con questa vicenda l’Inghilterra, la Francia, l’Olanda, la Germania coll’unione delle città Anseatiche entrano a parte dell’opulenza e dell’industria già propria unicamente del genio Italiano.
Gli Ebrei perseguitati a vicenda dappertutto, non tanto per un zelo malinteso, quanto per l’avidità delle loro ricchezze, ricorrono, per sottrarle alle tiranniche ricerche, all’invenzione delle lettere di cambio, epoca fondamentale del commercio, per cui si rese più rapida e più sicura e perciò maggiore la comunicazione fra popoli commercianti. Scopresi la bussola che guida nell’Africa i Protoghesi, ove fanno grandiosi stabilimenti. Bartolommeo Diaz raddoppia il Capo di Buona Speranza: raddoppiamento fatale all’Italia che perde la miglior parte del commercio d’Oriente, cioè le Indie. Poco dopo Cristoforo Colombo, uno di quegl’ingegni arditi ai quali la timida prudenza de’ mediocri darebbe il nome di chimerici e romanzeschi, apre alla Spagna un nuovo mondo, frutto della costante e lungo tempo derisa sua fermezza. L’oro, che vi brilla da tutte le parti, rende gli Spagnuoli avidi e coraggiosi oltre l’amor della vita avvelenata nella sorgente medesima, oltre le fortune del mare immenso e rivoltoso. Scorrono torrenti di sangue, e milioni di vittime sono immolate in apparenza alla religione di un Dio di pace, ed in realtà all’ingordigia del metallo rappresentatore di tutti i piaceri. La facile ma crudele conquista dell’oro rende gl’immediati posseditori di esso negligenti nelle arti e nell’agricoltura, mentre quello seguendo l’infallibile attrazione
Beccaria, Vol. II. 25