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è necessario altresì di unir queste massime colle differenti situazioni di una provincia, colle diverse circostanze di popolazione, di clima, di fertilità spontanea o industriosa delle terre, coll’indole de’ confini, co’ bisogni de’ popoli aggiacenti, colla diversa natura de’ prodotti e delle arti da quelli alimentate.

Con tutte queste considerazioni non bisogna perdere giammai di mira l’indole universale dell’umana natura, più sicuramente regolata dagli ostacoli che da’ divieti; che si precipita ciecamente verso l’interesse presente ed immediato, trascurante il futuro; amante la varietà e la mutazione, ma nel giro delle consuete cose, dagli esempi delle quali è piuttosto guidata che da’ ragionamenti; desiderosa del molto agire, ma colla minor fatica possibile; dalla certezza, sia del bene, sia del male, animata e frenata, avvilita dall’arbitrio e dalla incertezza.

Di questi ed altri luminosi e grandi principii, applicati con assidua ed esatta diligenza alle circostanze particolari di uno stato, è necessario che sieno imbevuti i facili ingegni dell’ardente gioventù, acciocchè si rendano abituale quello spirito di calcolo e di paragone rapido e profondo, per cui si sorprende il vero ne’ più complicati e difficili suoi inviluppamenti, e da cui solo la scienza legislativa può acquistare la sua perfezione.

Con queste viste l’economia pubblica porterà la sua luce ne’ tortuosi ed oscuri andirivieni della giurisprudenza privata, onde chi giudica o tratta gli affari de’ cittadini, fra’ quali sono sovente frammisti affari di corpi pubblici,