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prolusione 375

malefiche, e l’obbedienza dovuta agli ordini supremi diviene più pronta e più dolce, perchè spontanea e ragionata.

È dunque manifesta l’utilità generale, che tali scienze sieno dalla pubblica autorità sostenute, e coltivate da cittadini che aspirano a rendersi degni, cui il sovrano confidi la gelosa custodia degl’interessi del principato e della nazione.

Nè bisogna credere che una cieca esperienza ed una meccanica abitudine tenga luogo di principii sicuri e di massime ben ragionate nelle impensate combinazioni politiche; nè basta il possedere le verità generali senza discendere a’ particolari, da’ quali diverse e moltiplici modificazioni soffrono le teorie di questa scienza. Non solo, per esempio, è necessario il sapere che per quattro mezzi principali fiorisce il commercio, cioè concorrenza nel prezzo delle cose, economia della mano d’opera, buon mercato nel trasporto, e piccoli interessi del danaro; che l’industria delle opere si anima e si vivifica coll’alleggerire i diritti d’entrata delle materie prime e d’uscita delle lavorate, e coll’aggravare quelli d’entrata delle lavorate e d’uscita delle prime; che ogni operazione economica si riduce a procurare la maggior quantità di travaglio e di azioni fra i membri di una nazione, e che in ciò solo consiste la vera e primaria ricchezza molto più che nella quantità di metallo prezioso, segno rappresentatore soltanto che accorre sempre alle chiamate dell’industria e della fatica, e che fugge, malgrado ogni ostacolo, dalla dappocaggine e dall’indolenza: ma