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374 | prolusione |
buon governo; ed in cui le virtù le più magnanime, l’affabilità, l’umanità, l’equanimità tanto più risplendono, quantochè collocate in grado più eminente.
Sotto una così dolce ed illuminata amministrazione, all’ombra trionfale degli allori imperiali, gli umili e pacifici allori delle muse già inariditi e languenti riverdeggiano e si rinforzano; rinascono nella patria di Cardano le arti e le scienze, senza delle quali o in una inerte desidia intorpidisce, o dietro rovinosi pregiudizi è strascinata la facile ma turbolenta imbecillità de’ popoli.
Non sono ancora emanate dal trono tutte le superiori provvidenze sopra un oggetto così interessante: frattanto si comanda con generosa predilezione che s’insegni in volgar lingua quella scienza che era una volta con inutile, anzi dannosa prudenza sottratta dagli occhi e dall’esame del pubblico, tanto più inavvedutamente, quantochè tutte le scienze, e le politiche principalmente, s’ingrandiscono e si accostano all’evidenza a misura che passano e ripassano per l’urto e per la folla de’diversi ingegni; che la luce universale, col freno della pubblica opinione, previene gli abusi; che mille pregiudizi si oppongono spesse volte alle più saggie disposizioni, ed avvelenano negli animi de’ sudditi le più sincere e le più benefiche determinazioni; che ridicoli timori, maligne prevenzioni, errori protetti dalla sterile consuetudine resistono sempre alle novità le più utili e per conseguenza le più temute; che collo spargere i lumi nella moltitudine svaniscono queste larve