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224 ECONOMIA PUBBLICA


e fecondi terreni, che nei magri ed ingrati ove siede maestra sollecita ed inquieta l'inesorabile necessità.

§ 28.


Si è detto abbastanza intorno alla preferenza delle diverse arti. Ora sarà opportuno di toccare qualche cosa del luogo migliore ove si possono stabilire le manifatture; il che sarà detto in una parola, cioè esser meglio che siano nella campagna che nella città, e nei luoghi di campagna più vicini alle strade maestre, solide e spedite, vicino ai fiumi ed ai laghi, dove le acque ed i trasporti rendono minori le spese di cui è aggravato il manifattore. Quelli che la vanità trasportano dall’individuo alla nazione, restano abbagliati senza dubbio nel vedere tra una immensa moltitudine di popolo, ammucchiata ed avvolta nel fumo di una capitale, la folla ed il mormorio di numerose ed ampie manifatture, ed odierebbero il volerle allontanare nell’aperta e solitaria campagna. Ma io li prego di considerare a quanto maggiori inconvenienti siano soggette le manifatture cittadine e accumulate, ed a quanto minori le manifatture villareccie e sparse. Le derrate le più necessarie, il vitto, il vestito, l’alloggio e gli operai medesimi costano molto più nella città che nella campagna, perchè ivi costano di più dove siavi maggiore consumazione per la derrata d’alimento, e questa essendo più cara, più cara rende ogni cosa necessaria a tutti quelli che concorrono ad una manifattura. Gli uomini