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lxii VITA

Magistrato politico-camerale collo stesso titolò di consigliere, e finalmente, per dispaccio del 17 gennaio 1791, entrò nella Giunta per la riforma, del sistema giudiziario civile e criminale.

Negli archivi del Governo trovansi varie Consulte da lui presentate in differenti occasioni ai superiori, le quali dimostrano con quanto studio e con quanta diligenza trattasse egli le pubbliche cose che vennero commesse alla sua cura. Il dotto barone Custodi, il quale ebbe l’agio di esaminarle, ci informa siccome le relazioni sugli affari più gravi fossero di solito affidate a lui; che l’ordine, la chiarezza, la precisione sono il costante distintivo di questi lavori, e che spesso vi si ravvisa in maniera grandiosa l’uomo straordinario, che presa occasione dalle sterili occorrenze del suo ministero s’alza all’origine delle cose1. Fra le accennate Consulte il sullodato scrittore loda specialmente quelle che vennero presentate in diversi tempi sull’annona: l’altra di grandissima importanza, spedita alla Corte nel 1771, sulla necessità della riforma monetaria, mandata poscia ad effetto nel 1778, essendosi seguite le massime suggerite dal N. A., per le quali fu data allo stato di Milano una delle più belle monetazioni che si conoscessero: la Relazione sulla riduzione delle misure e dei pesi all’uniformità, scritta nel 1780: la Consulta sui risultamenti delle tabelle di popolazione che

  1. Vita del Beccaria premessa alle Opere economiche di lui, tom. I, pag. 11.