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lviii | VITA |
chi si fa a trascorrere le Ricerche sullo stile; talvolta il lettore è costretto a fermarsi alcun tempo prima di trovare il filo delle idee dell’autore, e tal altra si sente assorto in un vortice di parole che intorbidano il pensiero principale. Tutto ciò è da noi detto senza volere scemare il pregio di questo libro, il quale, ad onta dei difetti che si possono notare in lui, sarà sempre memorabile e degno di altissimi encomi per l’acume con cui è scritto, per le belle e novissime riflessioni onde va io singolare maniera adorno, e finalmente per essere lino dei pochissimi libri che ha prodotti l’Italia, ove le materie che formano il soggetto delle belle lettere sono trattate con filosofica profondità.
Le Ricerche intorno alla natura dello stile furono stampate in Milano dal Galeazzi nel 1770. In quel volume se ne comprendeva solamente la prima parte, ed il Beccaria promise nella prefazione che dopo alcuni mesi sarebbe stata data fuori la seconda, nella quale si proponeva di fare l’applicazione dei principii esposti nella prima parte, indicando i mezzi onde rendere famigliare e pronto ad ogni occasione l’eccitamento di copiose e varie espressioni da scegliersi. Impedito per avventura dalle occupazioni che gli sopravvennero, non potè mantenere la fatta promessa. Solamente fra le carte di lui si rinvenne il Capitolo XVI, il quale era appunto il primo della seconda parte, e che trattava del Principio generale per lo studio dello stile. In esso, mediante acconce premesse intorno alle relazioni che le idee e la loro espressione