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e delle pene | 33 |
repubblica, dove il pubblico bene formar dovrebbe la prima passione de’ cittadini, che alle monarchie, dove questo sentimento è debolissimo per la natura medesima del governo, e dove è ottimo stabilimento il destinare de’ commissari che in nome pubblico accusino gl’infrattori delle leggi. Ma ogni governo e repubblicano e monarchico deve al calunniatore dare la pena che toccherebbe all’accusato.
§ X.
Interrogazioni suggestive. Deposizioni.
Le nostre leggi proscrivono le interrogazioni suggestive in un processo: quelle cioè, secondo i dottori, che interrogano della specie, dovendo interrogare del genere nelle circostanze di un delitto: quelle interrogazioni cioè, che avendo un’immediata connessione col delitto, suggeriscono al reo una immediata risposta. Le interrogazioni, secondo i criminalisti, devono, per dir così, inviluppare spiralmente il fatto, ma non andare giammai per diritta linea a quello. I motivi di questo metodo sono, per non suggerire al reo una risposta che lo metta al cospetto dell’accusa, o forse perchè sembra contro la natura stessa che un reo si accusi immediatamente da sè. Qualunque sia di questi due motivi, è rimarcabile la contraddizione delle leggi che unitamente a tale consuetudine autorizzano la tortura; imperocchè
Beccaria | 3 |