interrogano della specie, dovendo interrogar del genere nelle circostanze di un delitto: quelle interrogazioni, cioè, che avendo un’immediata connessione col delitto, suggeriscono al reo una
immediata risposta. Le interrogazioni, secondo i criminalisti, devono, per dir così, inviluppare spiralmente il fatto, ma non andare giammai per diritta linea a quello. I motivi di questo
metodo sono, o per non suggerire al reo una risposta che lo metta al cospetto dell’accusa, o forse, perchè sembra contro la natura stessa che un reo si accusi immediatamente da se. Qualunque sia di questi due motivi, è rimarcabile la contradizione delle leggi, che unitamente a tale consuetudine autorizzano la tortura: imperocchè
qual’interrogazione più suggestiva, del dolore? Il primo motivo
si verifica nella tortura, perchè il dolore suggerirà al robusto una ostinata taciturnità, onde cambiare la maggior pena colla minore, ed al debole suggerirà la confessione, onde liberarsi