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e delle Pene 185

cipali, vi troverà più volte una generazione intera sacrificata alla felicità di quelle che le succedono, nel luttuoso ma necessario passaggio dalle tenebre della ignoranza alla luce della filosofia, e dalla tirannìa alla libertà, che ne sono le conseguenze. Ma quando, calmati gli animi, ed estinto l’incendio che ha purgata la nazione dai mali che la opprimono, la verità, i cui progressi prima son lenti, e poi accelerati, siede compagna su i troni de’ monarchi, ed ha culto ed ara nei parlamenti delle repubbliche, chi potrà mai asserire che la luce che illumina la moltitudine sia più dannosa delle tenebre, e che i veri e semplici rapporti delle cose, ben conosciuti dagli uomini, lor sien funesti?

Se la cieca ignoranza è meno fatale che il mediocre e confuso sapere, poichè questo aggiunge ai mali della prima quelli dell’errore, inevitabile da chi ha una vista ristretta al di qua dei confini del vero, l’uomo illuminato è il dono più prezioso che