sarsi delinquente, era un confessarsi debitore verso il fisco, il che era lo scopo delle procedure criminali d’allora; così la confessione del delitto, confessione combinata in maniera che favorisse, e non facesse torto alle ragioni fiscali, divenne, ed è tutt’ora (gli effetti continuando sempre moltissimo dopo le cagioni), il centro intorno a cui si aggirano tutti gli ordini criminali. Senz’essa un reo convinto da prove indubitate avrà una pena minore della stabilita; senz’essa non soffrirà la tortura sopra altri delitti della medesima specie che possa aver commessi: con questa il giudice s’impadronisce del corpo di un reo, e lo strazia con metodiche formalità, per cavarne, come da un fondo acquistato, tutto il profitto che può.
Provata l’esistenza del delitto, la confessione fa una prova convincente; e per render questa prova meno sospetta, a forza si esige cogli spasimi e colla disperazione del dolore, nel medesimo tempo che una confes-