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162 | Dei Delitti |
§. X X X V I I.
Di un genere particolare di delitti.
Chiunque leggerà questo scritto, accorgerassi che io ho ommesso un genere di delitti, che ha coperto l’Europa di sangue umano, e che ha alzate quelle funeste cataste, in cui servivano di alimento alle fiamme i vivi corpi umani, quando era giocondo spettacolo e grata armonìa per la ceca moltitudine l'udire i sordi e confusi gemiti dei miseri, che uscivano dai vortici di nero fumo, fumo di membra umane, fra lo stridere delle ossa incarbonite, e il friggersi delle viscere ancor palpitanti. Ma gli uomini ragionevoli vedranno che il luogo, il secolo, e la materia non mi permettono di esaminare la natura di un tal delitto. Troppo lungo, e fuori del mio soggetto, sarebbe il provare, come debba essere necessaria una perfetta uniformità di pensieri in uno stato, contro l'esempio di molte na-