fu il fine istitutore delle società, e questo fine primario si è sempre conservato realmente, o in apparenza, alla testa di tutti i codici, anche distruttori. Ma l’approssimamento degli uomini, e il progresso delle loro cognizioni, hanno fatto nascere una infinita serie di azioni e di bisogni vicendevoli gli uni verso gli altri, sempre superiori alla providenza delle leggi, ed inferiori all’attuale potere di ciascuno. Da questa epoca cominciò il dispotismo della opinione, che era l'unico mezzo di ottenere dagli altri quei beni, e di allontanarne quei mali, ai quali le leggi non erano sufficienti a provvedere. E l’opinione è quella, che tormenta il saggio ed il volgare; che ha messo in credito l’apparenza della virtù, al disopra della virtù stessa; che fa diventar missionario anche lo scellerato, perchè vi trova il proprio interesse. Quindi i suffragj degli uomini divennero non solo utili, ma necessarj, per non cadere al disotto del comune li-