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A colloquio coi Succhialimoni
Si svegliò per un colpo così forte e improvviso che, se non fosse stata sdraiata sul suo lettino morbido, avrebbe potuto farsi male. Per fortuna, invece, non fece altro che trattenere il respiro per la paura e si chiese che cosa mai fosse accaduto, mentre Totò le strofinava sul viso il suo musetto freddo lamentandosi penosamente. Dorothy si alzò e si accorse che la casa non si muoveva più e non era neanche più buio perché il sole brillava attraverso la finestra inondando la stanza di luce. Dorothy balzò dal letto e, con Totò alle calcagna, corse ad aprire la porta.
Allora la bimbetta diede in un grido di stupore e si guardò attorno, mentre gli occhi le si facevano più grandi alla vista delle meraviglie che le stavan dinanzi.
L’uragano aveva deposto la casetta — che pensiero gentile per un uragano! — in mezzo
2 - Il Mago di Oz. |
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