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Celebri nel campo turistico sono (oltre alle stazioni balneari di Pèio, Rabbi, Lèvico, Roncegno, Comano) le stazioni climatiche del Trentino: S. Martino di Castrozza, nel bacino del Cismone (m. 1465 s. m.), rimpetto al quale torreggiano cento guglie e pinnacoli; Panevèggio (m. 1541 s. m.), in val di Fiemme, posto nel centro della più bella selva di abeti del Trentino; S. Pellegrino (m. 1910 s. m.), sul valico fra la Piave e l’Avìsio; Pordoi (m. 2210 s. m.), sulla magnifica strada che congiunge il Trentino con Livinallongo e Ampezzo; Campìglio (m. 1515 s. m.), sullo spartiacque fra il Noce ed il Sarca in un’insenatura cosparsa dei più attraenti laghetti alpini; Vetriolo nella Valsugana (m. 1451), una specie di succursale alpina di Lèvico e colonia estiva dei milanesi. Nella Valsugana vi sono pure: Sella (m. 860 s. m.), più modesta e solitaria, ma non meno attraente e simpatica; Tesino, (m. 900) sul largo e ondulato pianoro, paesaggio caratteristico anche per i costumi delle sue donne; Pinè (900-1000 m.), con i suoi bacini lacustri e con i suoi prati, convegno estivo delle famiglie trentine; Lavarone (m. 1171), Caldonazzo (m. 490), sulla sponda di un lago maraviglioso, e Castel Toblino (m. 250), non molto lungi da Trento. Nella valle di Non sono ottimo soggiorno climatico: Còredo (m. 831), sopra una larga spianata; Cavareno in mezzo ai boschi; la Mèndola (1360 m.), sul valico alpino che congiunge Fondo con Bolzano; Molveno (m. 864), sulla sponda del lago omonimo ai piedi delle dolomiti di Brenta.

Nel Trentino meridionale va ricordato fra i più bei soggiorni alpini il Pian della Fugazza (m. 1157), sul confine veneto-trentino.

Per facilitare la visita alle montagne trentine, che in sè contengono bellezze per nulla inferiori a quelle della Svìzzera e del Cadore, e per rendere più facile ed attraente il soggiorno ai turisti, è stata costruita una fitta rete di rifugi alpini sui valichi più elevati, ai piedi delle più superbe vette. Per opera della Società Alpinisti Tridentini furono erette ben 20 belle e solide capanne, quasi tutte sopra i 2500 m.; in alcune località vari rifugi furono eretti da società alpine tedesche con evidente scopo d’invasione; in altre sulla linea di confine, nel territorio del Regno, alcuni rifugi furono eretti dal Club Alpino Italiano.

Così nel Trentino (dove molti paesi e aggruppamenti di case sono costantemente abitati fra i 1500 e i 1600 metri), nella stagione estiva la vita pulsa il suo ininterrotto ritmo anche al limitare dei ghiacci e delle nevi perenni.