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Tabacco. Superficie coltivata 230 ett.. Produzione quint. 19,2 per ett..
Allevamento del bestiame (Statistica 1910):
Capi bovini | 98 558 |
Pecore | 25 828 |
Capre | 38 297 |
Suini | 27 006 |
Equini | 9 240 |
Il numero delle pecore e capre resulta più che dimezzato da quello che era trent’anni addietro. Il numero dei bovini è stazionario con tendenza alla diminuzione. È generalmente constatata la possibilità d’un allevamento assai più esteso, subordinato alla ricostituzione dei pascoli alpini, fin qui troppo trascurati.
Dal Trentino si esportano annualmente 4000 bovini con un ricavo medio di circa 2 000 000 di corone.
Produzione boschiva annua1:
Capitanato | di Borgo | metri cubi | 73 833 |
» | di Cavalese | » | 82 862 |
» | di Cles | » | 123 088 |
» | di Primiero | » | 45 826 |
» | di Riva | » | 33 626 |
» | di Rovereto | » | 99 581 |
» | di Tione | » | 101 114 |
» | di Trento e Mezolombardo | » | 129 981 |
692 911 |
Valore annuo (nel bosco) della produzione boschiva: corone 4 200 000. In tutte le vallate, ma specialmente in quella di Fiemme, celebre per la bontà dei suoi legnami, la boschicoltura è trattata razionalmente.
INDUSTRIE. Nel Trentino fiorirono in tutto il medio evo, e prosperarono discretamente anche nella prima metà del secolo scorso, le industrie minerarie. Ad esse si univano le ferriere delle Giudicàrie e di Val di Sole e le vetriere di Rendena e Giudicàrie. Fiorente prima fu, fino al 1870, l’industria della seta, che verso il 1850 occupava 10 000 operai. Importanti le fabbriche di velluto d’Ala, le fabbriche di carta di Rovereto, le concerie di pelli, lo zuccherificio di Trento, ecc..
Le mutate condizioni politiche e la mancanza di protezione da parte del governo austriaco determinarono fra il 1860 e il 1880 il crollo di
- ↑ Cnfr.: Tav. XII - Boschi.