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L’eloquenza delle cifre1





Contro di noi socialisti vien scagliata l’accusa di idealisti, di vaganti nel limbo dei sogni, tanto dai borghesi del nostro paese come dai borghesi d’altre nazioni, quando quello che essi chiamano il nostro idealismo cozza coi loro interessi.

Oggi siam qui a sfatare l’accusa di fronte a quelli del Tirolo; ci proponiamo cioè, di affidare al linguaggio molto pratico e solido delle cifre le nostre ragioni in difesa dell’autonomia del Trentino.

Certo a trattare di questa lotta, nella quale forse siam qui a dar l’ultimo colpo di spalla e forse a preludiare a una nuova sequela di peripezie, a ricordare come questa buona battaglia attraverso speranze e disinganni, scoraggiamenti e audacie, abbia costituito la trama di tutta la storia nostra nel secolo ora scomparso, a pensare alla falange numerosa di quanti hanno dato a questa causa la spada, la penna e hanno suggellato la lor fede col carcere, coll’esilio, colla vita; certo a tale rievocazione non è possibile non sentirsi salire su dai precordi la parola vibrata, appassionata e fervente che significhi omaggio ai caduti, suoni infamia a chi misconosce i nostri diritti, attesti la nostra fede serena e tranquilla nell’avvenire, la coscienza viva di dover lottare e di dover vincere.



  1. Conferenza tenuta ad Innsbruck il 15 Giugno 1901.