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«Ora abbiamo lotta di principi contradditori e superfluamente complessi, poi avremo lotta economico-sociale.

«Coll’autonomia a ragione possiamo riprometterci incremento dell’industria, dei commerci ecc., insomma aumento di lavoro; con questo avranno incremento i nostri principii, l’organizzazione e la forza sociale dei lavoratori. La storia ci ammaestra a non prestare troppa fede a chi sta sopra di noi quando trattasi d’interessi; non dubitate, o compagni, che i lavoratori del Trentino non resteranno all’oscuro di tale esperienza. Ma è d’altro canto indicato di concorrere a quei movimenti politici che affrettano e facilitano l’opera nostra.»

Sull’ordine del giorno presentato da Avancini si ingaggiò una viva discussione, giacchè specie fra i lavoratori italiani dimoranti nel Tirolo, v’eran alcuni che si mostravano, se non contrari per lo meno scettici e indifferenti per la questione.

Ma la discussione che fu lunga e alla quale parteciparono molti operai — quel congresso era quasi esclusivamente composto di operai — servì ad approfondire l’argomento, a sviscerarlo, a presentarne anche ai più restii la vitale importanza.

E le parole di un compagno, il quale dimostrava che solo con un’amministrazione autonoma il Trentino avrebbe avuto un grande sviluppo industriale e che l’industria è la madre dell’organizzazione operaia e del socialismo, fecero larga breccia in tutti e li spinse a dare unanimi il voto al seguente ordine del giorno:

«I socialisti italiani del Trentino e del Tirolo, raccolti nel loro primo Congresso, affermando il diritto di tutti i popoli a reggersi ed amministrarsi da sè; considerando che l’annessione del Trentino al Tirolo è dannosa allo sviluppo economico del Trentino e quindi al sorgere di un proletariato cosciente;

considerando che solo la concessione dell’autonomia al Trentino porterà chiara e precisa la lotta fra borghesia e proletariato, stabiliscono:

1. di accettare nel loro programma minimo la lotta per il conseguimento dell’autonomia;

2. di lottare per essa indipendentemente dagli altri partiti, mediante comizi, opuscoli e conferenze ed estendendo la propaganda anche fra i compagni tedeschi della provincia.

«Affermano infine, come mezzo più opportuno di combattimento, la lotta per il suffragio universale alla Dieta di Innsbruck.»

Coll’accettazione di quest’ordine del giorno il partito assu-