Pagina:Battisti, campagna autonomistica, 1901.djvu/22


— 15 —


Vari ministri dal 1893 al 1897 seppero tenere a bada i dirigenti la politica trentina con chiacchiere, con benevoli consigli, con promesse. Il Plener da prima, poi il Windischgrätz e da ultimo il Badeni.

Quest’ultimo seppe tener in ballo i deputati nostri dal 1895 al 1897; seppe ridurre il paese alla placida sonnolenza. Egli avviò — per adoperare la frase di prammatica — le famose trattative, invitò i deputati dietali ad elaborare un progetto, a chieder per esso il parere e l’approvazione dei colleghi dietali e poi li pregò a star zitti fino al giorno in cui avrebbe chiamati a Vienna due dei deputati trentini per la discussione dettagliata del progetto.

I deputati attesero, ma il signor Ministro non si sognò più di chiamarli; un bel giorno (Luglio 1897) invece, quattro di essi furono chiamati ad Innsbruck dal Luogotenente, ove, posti in sedia come scolaretti, ebbero l’alto onore di questa comunicazione testuale:

«Il governo è convinto di poter, d’accordo colla maggioranza della dieta, provvedere ai bisogni del Trentino, meglio che cogli organismi amministrativi proposti dai deputati trentini».

Non una parola di più nè una di meno fu lor detta e furono bruscamente licenziati. E il paese rimase freddo, inerte. La politica governativa di addormentare trionfava. Già da due anni le elezioni (necessarie pel decadimento dei mandati in seguito all’astensione) si ripetevano a intervalli di 10, 12 mesi con una fiaccona miserabile. Non pubblici comizi, non deputati che osassero parlare in pubblico, nulla che denotasse un po’ di vita e di vigore nel paese.

L’astensione dalla dieta era diventata astensione dalla vita pubblica, acquiescenza. In altre parole l’astensione pareva lo scopo, la meta, non il mezzo, non l’arma.

A questo punto stavano le cose alla vigilia del primo Congresso socialista trentino, nel momento in cui il partito lanciava l’opuscolo di cui dicemmo sopra e che — se non erriamo — ha il merito d’essere il primo opuscolo di propaganda popolare pubblicato in argomento.

L’opuscolo cominciava col deplorare che coloro, che aveano