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dal bacino alpestre dell’Adige e dalle testate di altri importanti fiumi: il Chiese, il Sarca, il Brenta.

Questo territorio poggia sul grande arco alpino nel punto centrale, ove la depressione del Brennero — ianua barbarorum — apre alle genti d’oltr’Alpe il più rapido e uno dei più importanti varchi verso l’Italia.

Poderose catene lo recingono ai fianchi. A occidente sono le giogaie che dall’Oetz si riallacciano, mediante il passo di Resca, ai piloni del Cevedale e dell’Adamello; a oriente quelle che dal Venediger si abbassano al valico di Toblacco per rialzarsi al massiccio della Marmolada, per poi scindersi e l’una e l’altra in ulteriori diramazioni e più modesti contrafforti che si spingono a sud fino alla pianura del Po.

Questo territorio è diviso nettamente in due sezioni, l’una settentrionale, l’altra meridionale, da due giogaie secondarie, che lo solcano a mezzo, dipartentesi l’una dall’Adamello, l’altra dalla Marmolada per toccarsi in Val d’Adige presso Salorno.

Di queste sezioni la superiore ha la forma di un quadrilatero, la inferiore di un poligono. Quello è il territorio dell’Alto Adige, in politica detto Tirolo meridionale; questo risponde all’attuale Trentino.

Entro il quadrilatero vivono oggi duecentomila abitanti dei quali centosessantamila tedeschi e quarantamila italiani; nel poligono vi è una popolazione di trecentosettantasettemila abitanti, italiani tutti, tolta quella percentuale minima (4%; in cifra assoluta 13.477 tedeschi e 2624 di altre nazionalità), che è data quasi esclusivamente da stranieri artificialmente importati (impiegati, soldati, ecc.) e che è inferiore al numero dei tedeschi e degli stranieri di Milano o di qualsiasi città commerciale d’Italia.

Scarsi ed elevati sono i passi che dividono l’Alto Adige dalle regioni limitrofe della Svizzera, del Tirolo, della Carinzia; una sola — quella di Salorno — a nord di Trento è l’apertura veramente notevole che dal Trentino mette nell’Alto Adige; mentre i lati del Trentino che si insinuano tra Lombardia e Veneto sono traversati da otto grandi arterie stradali, da due linee ferroviarie, una lacuale, da cinque rotabili secondarie e da una ventina di mulattiere e sentieri.