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72 | al parlamento austriaco |
quale, se non vuol fare la fine della Turchia europea, dovrà adattarsi a metter come cardine e scopo della sua attività il benessere e la libertà dei popoli e la pace e la giustizia fra le nazioni.
La soluzione del facilissimo problema (essendo netta la divisione linguistica fra Trentino e Tirolo) dovrebbe costituire il principio per le analoghe riforme in altre provincie.
L’abbandono in cui è lasciato dal Governo il Trentino e la sua tristissima situazione economica e politica mi fanno pensare ai discorsi tenuti in questa Camera durante la prima lettura del provvisorio.
In quei giorni su tutti i banchi e su tutti i toni si è sentito deplorare i metodi reazionari del Governo, la crisi imperversante, la disoccupazione, l’autocratismo militare, il rincrudimento dei sequestri di giornali e via dicendo.
Come causa di queste piaghe, di questa situazione, veniva indicato l’imminente pericolo di guerra.
Orbene nel Trentino tutte queste piaghe sono permanenti da anni, senza che vi sia lo stato di guerra o il pericolo di imminenti conflitti.
Nel Trentino è normale che comandino più le autorità militari che le civili.
Nel Trentino la depressione economica è permanente, perchè lo stesso Governo ostacola le industrie, la disoccupazione è cronica e crea il bisogno di emigrazione per la quale non vi è nessuna protezione.
Nel Trentino le persecuzioni e i processi po-