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la politica provinciale del tirolo 71


Mentre io sarò felicissimo se dovrò ricredermi sulle buone intenzioni del Ministro presidente, ci tengo a dichiarare che io nutro maggior fiducia in quello che potranno fare i rappresentanti diretti del popolo, allorchè ci sarà una buona riforma elettorale; e tale mia fiducia è avvalorata dal fatto che non fra la borghesia, ma tra le classi più umili, fra il proletariato, si sono trovati, anche questa volta, nella parte tedesca della Provincia gli unici sostenitori dell’autonomia del Trentino.

La questione dell’autonomia trentina sarà agitata fino a vittoria completa. Se col deplorato sistema delle elemosine elargite dalla Dieta, se con l’acquiescenza verso il Governo del partito clericale dominante, il movimento autonomistico ha avuto una sosta, essa è del tutto momentanea.

Il conflitto cova latente e divamperà quando meno lo si aspetta. I segni di stanchezza, di insofferenza, di malcontento si fanno sempre più manifesti nella città e nella campagna, perchè anche il contadino, non vuol più esser la bestia utile e rassegnata di un tempo.

Se il governo è saggio deve saper prevenire il movimento. Il Vorarlberg dà ora l’esempio della riscossa, chiedendo il completo distacco dal Tirolo. Il Trentino non può non imitarlo.

Solo in un’amministrazione autonoma il Trentino troverà modo di risorgere economicamente e di metter termine a ogni conflitto nazionale.

Ciò sarà al tempo stesso interesse del Trentino come del Tirolo, come di tutto lo Stato, il