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secondo luogo ho il dovere di ben accentuare le speciali e critiche condizioni create al Trentino dal militarismo.

Mentre il Governo austriaco ha tanta premura di mettere in piedi un poderoso esercito di armati per poter dire che l’Austria è una grande potenza, per darsi il lusso delle annessioni e per tentare magari imprese pazzesche se potesse prevalere la volontà di certi signori, esso finge di non accorgersi che in Austria vi è un altro esercito ancor più grande in continuo movimento.

Vi è l’esercito dei pezzenti, dei miserabili che devono abbandonare la patria per cercarsi un pane in terra straniera. Questo esercito, composto di giovani sul fior degli anni, è più grande di quello che voi tenete nelle caserme.

Esso supera ogni anno i 700 000 uomini. Nei soli Stati Uniti d’America arrivano ogni anno circa 180 000 emigranti austriaci.

Di questi diseredati, lo Stato non ha alcuna cura.

Di essi la borghesia si ricorda solo quando si tratta di incassare i sudati guadagni che mandano in patria e il Governo per reclamare a furia di punizioni l’adempimento del servizio militare.

Questi emigranti vanno peregrinando nel mondo non per divertirsi, ma per una stringente necessità. Per essi quindi si dovrebbero avere speciali riguardi in quanto non possano esser puntuali nel presentarsi alle leve militari e per tutte le speciali situazioni create dalla loro posizione. Tale criterio è stato saviamente adot-