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la dittatura militare | 37 |
militari tormentano ogni giorno i contadini che passano.
Molte strade comunali, assai importanti, sono state massacrate, per es., la Folgaria-Calliano, col passaggio dei cannoni e delle torri di ferro; tuttavia non si pensa a riattivarle.
Le costruzioni dei forti, dei campi di tiro, delle caserme, delle funicolari, vengono affidate di solito a impresari forestieri, che occupano operai croati, mentre i lavoratori trentini devono andare in America.
Qui — fra parentesi — devo dire che questi operai croati portarono sull’altipiano di Rovereto una grave infezione di gastro-enterite, dichiarata dai medici cholera nostras. Essi si fanno dormire in baracche orrende, in cui penetra l’acqua. Un ammalato di artrite dovette ripararsi sotto il saccone del suo letto, per non avere l’acqua addosso. Per una sciocca paura di spionaggio si licenziano masse di operai di quindici in quindici giorni; così, a parer nostro, cresce il numero di coloro che vengono a conoscere i lavori dei forti!
Tornando ora a dire degli impresari stranieri, rilevo che si tratta non di una o due costruzioni all’anno, ma di decine di costruzioni, poichè nel Trentino c’è una vera rete di forti. Si sa che molti competenti li ritengono inutili, ma intanto si profonde in essi centinaia di milioni. È convinzione generale che si cercano come impresari certi avventurieri perchè si ha così campo d’esercitare corruzioni. Molte volte si sono respinti impresari trentini — fior fiore