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le condizioni economiche 25

cinque anni 21 000 corone e il risultato fu che prima il pascolo nutriva a stento 25 bovini, ora ne nutre magnificamente 80. Prima la rendita netta del pascolo era di corone 200, ora è di circa 1800. Quest’esempio dovrebbe indurre il Governo a mettere a disposizione del Trentino non 70-80 000 corone all’anno, come abbiamo ora, in gran parte consumate con spese burocratiche, ma almeno mezzo milione all’anno, per dieci anni.

Si pensi che le malghe (pascoli) da migliorare sono 584, si pensi che si tratta di investire denari in un possesso collettivo (comunale di solito), si pensi che i comuni trentini possono offrir poco, perchè molti sono in condizioni che devono imporre imposte dell’800, del 1000, del 1200 per cento sull’imposta erariale.

Un largo intervento del Governo è indispensabile qui; se il Governo Vuol svolger un programma d’azione serio, per aumentare il bestiame, può realmente farsi onore ed aver presto buoni risultati in vantaggio di tutto lo Stato.

Ma se non fa nulla, accadrà quello che è avvenuto negli ultimi dieci anni: il bestiame diminuirà ancora più.

Ho qui i risultati dell’anagrafe del bestiame del 1910. Sono disastrosi. In certi distretti del Trentino i bovini sono diminuiti negli ultimi dieci anni fino dell’8 per cento!

Il distretto di Rovereto ha una diminuzione del 7,5 per cento, quello di Primiero, esclusivamente agricolo, dell’8 per cento, quello di Trento del 6,6 per cento. Nei dintorni delle città poi la