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la questione universitaria | 21 |
I lavoratori a giornata dell’agricoltura sono in Austria — tutti lo sanno — dei paria. Non vi è per essi nessuna legge protettiva.
Non vi è limite legale nell’orario di lavoro, non vi sono casse infortuni o casse ammalati. Nel Trentino molti, anzichè adattarsi a queste condizioni ed accettare un’occupazione garantita solo per pochi mesi, trovano più opportuno emigrare; per cui la mano d’opera per la campagna si deve in buona parte cercarla e reclutarla fra le lavoratrici del Bellunese. Ed è così basso il tenore di vita di questa classe operaia, che fino a due anni fa esisteva a Trento uno scandaloso mercato, su cui donne e ragazzi attendevano notte e giorno gli accaparratori.
Gli stessi operai addetti agli istituti agrari provinciali hanno salari miserabili.
I coloni o mezzadri sono a condizioni ben poco migliori. Essi lavorano al servizio della media e della grande proprietà con un tipo di contratto tutto caratteristico dei paesi italiani del Regno.
Questo contratto si dice «mezzadria», perchè l’operaio dà il suo lavoro e tanto le spese che gli introiti dovrebbero dividersi a metà fra padrone ed operaio. In Austria esiste solo nel Trentino e nel Friuli.
Il Governo ha fatto nel 1907 un’inchiesta per stabilire le condizioni di codesti coloni; le ha trovate pessime, ma non ha fatto un passo più in là, per rimediarvi e stabilirvi norme protettive.
Nel Trentino i patti variano da luogo a luogo