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182 al popolo italiano


Eppure furono un’inezia i torti fatti direttamente al Trentino dal Governo di Vienna in confronto di quelli che esso tollerò ci fossero inflitti dalla Dieta del Tirolo, costituita con una stragrande maggioranza tedesca, dovuta non a diritto di numero o proporzionale, ma a privilegio di razza. Invano il Trentino chiese di formare una provincia autonoma, di esser sciolto dall’innaturale e illogico legame col Tirolo, e di poter essere arbitro dei propri destini.

Il Tirolo si avvinghiò al Trentino come un polipo mostruoso e per mezzo secolo altro non fece che opera di soffocamento e di dissanguamento.

Servano a conferma di ciò le cifre e i fatti.

Esiste nella provincia del Tirolo un fondo detto di approvvigionamento, destinato ad aiutare i comuni poveri negli anni di carestia, e formato col provento del dazio provinciale sul grano pagato in prevalenza dagli italiani.

La carestia ci fu più e più volte. Ma il fondo non venne usufruito. Lo si adoprò invece altrimenti. Con esso si crearono bellissimi istituti educativi, sanitari, agrari pei tedeschi in terra tedesca, senza alcun compenso pei trentini; si costruirono strade pel Tirolo in proporzione tripla che pel Trentino; si sono dati sussidi ai Comuni tedeschi dieci volte maggiori di quelli dati agli italiani; si sono pagate spese di guerra, indennità ai nobili feudali con esclusivo o prevalente vantaggio dei tedeschi.

Nei bilanci ordinari della provincia il Trentino ebbe annualmente — e ne fu data dimo-