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V.


L’AVVENIRE ECONOMICO DEL TRENTINO.1



Se la storia e la geografia d’Italia, fossero largamente note a tutti gli italiani e non solo alle classi più colte, il problema delle terre irredente non avrebbe oggi bisogno nè di apostoli nè di propagandisti. Saprebbero tutti che l’Italia politica non coincide con l’Italia naturale, saprebbero che al di là del confine politico ma al di qua della catena alpina vi sono più di ventimila chilometri quadrati di terre che sono italiane geograficamente perchè mandano le loro acque all’Adriatico e sono aperte alle brezze italiche e ricche di vegetazione meridionale, come sono italiane per la lingua, la storia, i costumi, le aspirazioni, gli affetti. Saprebbero che una di queste terre — la tridentina — è così incuneata fra Lombardia e Veneto da esservi in queste regioni importanti località situate assai più a nord della media latitudine trentina. Saprebbero che quel mare, che fu detto per secoli il Golfo di Venezia, è in buona parte possedimento austriaco.

Ed invece non solo il popolino, ma i grandi

  1. Conferenza tenuta in varie città nel dicembre 1914.