Pagina:Battisti, Al parlamento austriaco, 1915.djvu/150

134 al popolo italiano


Ma il problema dell’annessione di Trento e Trieste merita inoltre di essere esaminato nei riguardi della difesa del paese.

L’Italia non ha frontiere verso l’Austria. Il Trentino nelle mani dell’Austria è una formidabile base d’operazione contro l’Italia, un cuneo che sfonda la catena delle Alpi. È un nodo montuoso ove si raggruppano numerose testate di valle di parecchi importanti fiumi e da esso si diparton a ventaglio numerose vie verso la pianura padana. Il mio paese, il Trentino, può rassomigliarsi ad un grande palazzo che ha nella sua facciata principale ben quattordici porte amplie, luminose che lasciano aperto l’adito al bel giardino d’Europa, alla terra d’Italia. Nella facciata di dietro vi è invece una porticina piccola, piccola, quella che di solito, nelle case signorili, è destinata alla servitù.

La porticina piccola del Trentino ha servito invece ai padroni, agli stranieri. Entrati pel piccolo pertugio essi sono pronti a uscire per le quattordici porte grandi nel giardino d’Italia. Ora noi vogliamo spalancate a voi, fratelli d’Italia, le quattordici grandi porte e ben chiusa agli stranieri la porticina piccola. Solo quando il confine sarà portato alla grande catena delle Alpi, esso sarà veramente formidabile e facilmente difendibile per la sua natura e per la brevità sua in confronto della lunghissima linea attuale.

Altrettanto vale per la regione adriatica. L’unico confine sicuro è dato dalla ben marcata linea delle Alpi Giulie e delle Alpi Dinariche.