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I.


LA QUESTIONE UNIVERSITARIA.

Scienza e Nazionalità.

Discorso pronunciato al parlamento di Vienna il 28 ottobre 1911.1


Il modo con cui il Governo ed il Parlamento austriaci han trattato la questione universitaria italiana dal 1871, anno in cui fu portata in questa Camera per la prima volta, fino ad oggi, è il documento maggiore dell’insipienza di stato austriaca.

Un postulato dei più semplici, dei più facilmente attuabili, dei più adatti a guadagnar prestigio al Governo stesso, fu in tutti i modi inceppato e si volle che da esso scaturissero gravi

  1. Contro il volere del Ministero, su proposta del deputato italiano dott. Conci, nella seduta del 20 ottobre 1911 venne dal Parlamento austriaco deciso di porre al primo punto dell’ordine del giorno della prossima seduta il progetto di legge per l’erezione di una Facoltà legale in lingua italiana a Vienna. Alla discussione in prima lettura partecipò col discorso qui riportato il deputato di Trento. Il progetto venne passato ad una Commissione che lo approvò, dopo lunghe sedute ostruzionistiche, alla quasi unanimità, indicando però come sede della Facoltà Trieste. Avvenuto questo, il Governo con scuse e pretesti riuscì a dilazionare la pertrattazione in seconda e terza