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trento, trieste e il dovere d'italia 119

rattere di cultura, di italianità è impedita. L’uomo politico, se non è un servitore del Governo, non può esprimere le proprie opinioni. I magistrati e le autorità civili non hanno alcuna indipendenza; devono ciecamente ubbidire all’autorità militare. Trionfa lo spionaggio; tutti gli esseri più abbietti, gli avanzi delle carceri, i regnicoli rinnegati trovano la protezione e l’aiuto dell’i. r. Governo purchè si prestino a far opera di tradimento e di corruzione. I regnicoli onesti, che non rinnegano la patria, sono dall’Austria banditi come malfattori. Negli ultimi due anni sono stati sfrattati dall’Austria non meno di tremila cittadini del Regno. Non vi è giovane di vent’anni, che abbia il cuor generoso e la mente libera, che non abbia scontato con settimane o mesi di carcere i suoi sentimenti di fierezza.

E come questo non bastasse l’Austria si adopra con accanimento a soppiantare la lingua italiana, sopprimendo scuole italiane in territorii italiani e creando scuole tedesche nel Trentino, slave nella regione adriatica e magiare a Fiume.

Fiume ha 27 000 abitanti italiani e solo 6000 ungheresi, che son tutti impiegati e soldati. Orbene a Fiume tutte le scuole italiane governative italiane, dalle elementari alla media all’accademia nautica, furono soppresse. Al loro posto ci son scuole magiare. Al comune non fu permesso di erigere scuole italiane, a sue spese, che in misura ridotta.

Solo chi assiste al martirio che si fa di una povera creatura che dalle labbra materne ha