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112 al popolo italiano

interessi di oggi, gli interessi, i diritti nazionali il cui compimento è presupposto indeclinabile dell’internazionalismo).

Ci sono coloro che hanno provato, ed anch’io fui fra questi, a partecipare a quei moti interni che potessero demolire, scuotere alle basi il trono degli Absburgo. Ma si è constatato che alcune provincie (quelle tedesche in Austria, quelle magiare in Ungheria) hanno interesse, a mantenerlo perchè sono le provincie che sfruttano gli altri; e questo sfruttamento giova alla monarchia e giova in certo modo non solo alle classi borghesi ma anche al proletariato. Voi trovate di conseguenza in certe provincie un proletariato che cosciente od incosciente mantiene le forme feudali dello Stato e se proprio non favorisce, tollera almeno che sia rispettata questa compagine così contrastante alla civiltà ed allo spirito moderno. D’altra parte se di fronte ad una forza militare, difficilmente oggi, potrebbe vincere una rivoluzione in qualsiasi città, è impossibile addirittura una vittoria contro il militarismo austriaco, alla cui direzione partecipano solo elementi nobili, feudali, partecipano militari di casta, per spirito tradizionale di famiglia e mai elementi popolari borghesi accessibili alle idee del popolo e disposti in un dato momento a sposarne la causa.

Le sole forze interne non bastano per distruggere o per modificare l’organismo austro-ungarico; v’è bisogno, poichè troppo e troppo spesso sono divergenti, che ad esse si uniscano delle forze esterne.