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lettera aperta al deputato morgari 99


Comincio col darvi ragione quando affermate esser superflua pei proletari la discussione se la guerra sia bella o no. Io credo si debba anzitutto chiedersi: È giusta? Voi avete ammesso esser giuste le aspirazioni di Trento e Trieste. E non negherete che ciò che è giusto è anche utile. Solo credete si possa arrivare alla redenzione degli irredenti per altra via.

Qui sta il vostro errore. Voi nel vostro discorso avete appaiato gli italiani dell’Austria con quelli di Malta, della Svizzera, della Francia. Ma questo è un assurdo. L’Austria non è nè l’Inghilterra, nè la Svizzera, nè la Francia. L’Austria è uno stato esclusivamente feudale, militarista e clericale, nel senso che per un diabolico congegno, perfezionatosi traverso i secoli, sono effettivamente le caste dei nobili, dei militari e dei preti quelle che esclusivamente comandano.

L’Austria vive maltrattando e negando le nazioni, mentre gli altri Stati le rispettano. Le tradizioni storiche ed il fattore geografico, che hanno reso possibile una Svizzera polinazionale, non trovano la menoma corrispondenza nè nella storia, nè nel suolo dei disparatissimi territori costituenti la Monarchia austro-ungarica.

Mi pare a questo punto, egregio compagno, di cogliere un vostro sorriso malizioso e una vostra obiezione: «V’è un congegno diabolico che mantiene uno stato anacronistico? Ebbene, distruggetelo, o socialisti dell’Austria. E se occorrerà vi daremo una mano».

Vi rispondo: I socialisti dell’Austria hanno tentato, ma non ci sono riusciti. La lotta al-