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286 | tavola di riscontri |
del pecoraio; e XII Conti, III, ’E corna. Cfr. anche De Gubernatis, Flor. VII, La Novellina di Piccolino. Cfr. Grimm, n. 36, Tischchen deck dich.
I, 2. — È la Mela (Pitrè, Nov. tosc., VI) e la Rosamarina (Pitrè, Fiabe sic., XXXVII): nella prima delle quali la parte nemica è rappresentata dalle soru del Re, e nella seconda dalla matrigna: le femmene de mala vita della versione del Basile non mi sembrano un particolare d’indole popolare. Cfr. Grimm, n, 76, Die Nelke.
I, 3. — Cfr. Straparola, Piacevoli notti, III, 1; e i riscontri che raccoglie il Rua (in Giorn. Stor. lett. ital., XVI, pp. 229-30). Ai quali si aggiungano quelli del Pitrè, Nov. tosc., XXX, La favola del Falchetto; e Fiabe sic., CLXXXVIII, Lu loccu di li passuli e ficu. Per l’elaborazione letteraria del Wieland, v. Introd., pp. CXLV-IX.
I, 4. — Cfr. Morlini, Novellae, fabulae, comoedia (Par., 1855, n. XLIX); e anche il Bertoldino di Giulio Cesare Croce (v. O. Guerrini, La vita e le opere di G. C. C., Bol., 1879, p. 201. Delle versioni viventi, Pitrè, Fiabe sic., CXC, Giufà; e Nov. tosc., XXXII, Giucca. Una versione napoletana nel GBB., I, 2, U cunto ’e Peruozzolo. Cfr. Grimm, n. 59, Frieder und Catherlieschen.
I, 5. — Cfr. per la prima parte Lu latru, in Pitrè, Fiabe sic. agg., n. II: per la seconda, Fiabe sic., XXI, e Nov. tosc., X, Il Negromante; e i molti riscontri indicati in questi tre luoghi. V. anche V, 7. Cfr. Grimm, n. 71, Sechsc durch die Welt; Framm. II, Die Laus.
I, 6. — È la notissima fiaba della Cenerentola, per la quale v. Imbriani, Novell., XI, XXI; Pitrè, Fiabe sic., XLII, sgg., LVI, e De Gubernatis, Flor., I, La Novellina della Cenerentola. Pel particolare dell’arremoramento della nave, cfr. ’A fata Orlanna, conto napol., in Imbriani, Novell., pp. 333 sgg. V. anche G. II, 8. I versi, che dice Zezolla, si ritrovano nella versione raccolta dalla Pigorini Beri, nel contado di Camerino (in De Gubernatis, Flor., p. 36). Cfr. Grimm, n. 21, Aschenputtel.