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Avvertenza. — Con (EO) si cita l’edizione originale del Cunto de li Cunti del 1634-6; con (ES), quella del 1674, curata dal Sarnelli; con Liebr., la traduzione tedesca fattane da Felix Liebrecht. — Dei vocabolarii napoletani, quello degli Accademici Filopatridi, si cita con VN; quello del de Ritis, con DR; quello del d’Ambra, con DA;quello dell’Andreoli, con A; i fascicoli, finora stampati, di quello del Rocco, con R. Gli scrittori del dialetto, quando non è avvertito altrimenti, s’intendono citati (perchè non s’è potuto farne di meno) secondo la grande, ma scorretta Collezione di tutti i poemi in lingua napoletana, edita dal Porcelli (28 voll., Nap., 1783-89), correggendoli, quando m’è stato possibile, col confronto di migliori edizioni. Le Muse Napolitane del Basile, secondo l’ediz. del 1635. Le opere del Cortese (tranne Lo Cerriglio ncantato), secondo l’edizione del 1621 — Con: Pitré, Bibl., si cita la Biblioteca delle tradizioni popolari siciliane del Pitré; con GBB, il Giambattista Basile, Archivio di letteratura popolare (Nap., 1883-89). Tre opere, delle quali si fa uso frequente nelle note, occorre citare anche una volta per sempre. È la prima quella specie d’enciclopedia, della fine del s. XVI, intit.:La Piazza Universale di tutte le professioni del mondo nuovamente ristampata e posta in luce da Thomaso Garzoni da Bagnacavallo (In Venetia, appresso l’herede di Gio. Battista Somasco, 1592). La seconda, l’opera di Giambattista del Tufo: Ritratto o modello delle grandezze, delitie et maraviglie della Nob.ma città di Napoli, che ha la data del 1588 (Ms. della Bibl. Nazionale di Nap., segn. XIII. C. 96). Finalmente, l’opera del Celano: Notizie del bello, dell’antico e del curioso della città di Napoli, che si cita secondo l’edizione curata dal Chiarini (5 voll., Nap., 1856-60). Tutte le altre opere, volta per volta, secondo che capita l’occasione.