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Dicono molti: Lasciate tempo al tempo. Tutto quello che deplorate nell’Alto Adige sparirà da sè, per forza di cose. Poichè l’Alto Adige è divenuto una provincia d’Italia, la vecchia frontiera è scomparsa, si è abbattuto il muro divisorio, e se anche l’autorità statale si manterrà indifferente o inerte o assente opereranno in nostro favore le complesse necessità della vita del paese, per le quali fra le vecchie provincie e la nuova si creeranno inevitabili relazioni di affari, si allacceranno legami di persone e di interessi, si stabiliranno rapporti commerciali, finanziari, intellettuali, si stringeranno insomma vincoli spontanei che, senza toccare la cultura e le tradizioni locali, dissiperanno errori, ignoranze, preconcetti e malintesi. La Libertà è il nostro migliore agente.

Il ragionamento è perfetto. Soltanto, quello che manca nell’Alto Adige è precisamente la Libertà. Lasciando questa terra come l’Austria l’aveva organizzata ai nostri danni, cioè retta dalle stesse persone, e con gli stessi metodi, con le stesse idee, con